Attualità

Voucher cucù e lo Stato non c’è più

Progetto senza titoloLa vicenda dei voucher, ci conferma che lo Stato inteso come soggetto non esiste più.

Chi ne dovrebbe tirare le redini, il Governo, comportandosi da vigliacco, ha tradito la parola data a milioni di cittadini solamente un mese prima, reintroducendoli.

La questione non è di lana caprina, è cardine perché lo Stato è quel soggetto inventato da “un popolo” per gestire, governare una nazione ascritta in un ambito territoriale che si è data un ordinamento. La sua controparte è il suo Popolo, che egli dovrebbe considerare suo pari, avendone timoroso rispetto. Sono due poteri contrapposti; due controparti che trovano nella Costituzione il modo di convivere nel reciproco riconoscimento.

Uno Stato che rompe quel patto significa che non riconosce più la controparte. Esso ritiene di non aver più bisogno del suo Popolo.

Tuttavia, uno Stato senza popolo è nei fatti inesistente perché, a differenza del popolo, non è fatto di persone in carne e ossa.

Significa che non c’è più nessun potere che ci governa? Quelli che “stanno a Roma”, allora, chi sono?

Immaginateli come l’arto di un soggetto impalpabile ma esistente, che non si può più chiamare Stato. L’unico modo per definirlo è quello di usare il termine “sistema”. Sostanzialmente si tratta di un soggetto indefinibile, collocabile ovunque, ma costantemente presente nella nostra vita, talmente potente da legittimarsi da sé, senza bisogno di qualcuno, come ad esempio un popolo, che lo faccia.

Fabio Pozzerle

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